Le Campane Tibetane & i 7 Chakra
Secondo la tradizione indiana il Cosmo ha avuto origine dal Suono, che è una forma di energia estremamente potente.
Il Suono ancestrale è il Suono dell'OM. Questo suono ci porta benessere e meditazione, ed aiuta ad unire ed a riequilibrare corpo e spirito.
Le Campane Tibetane, con il loro Suono (Energia), risvegliano il nostro 'io' tramite le loro vibrazioni.
Questi strumenti sono considerati da molti popoli come una forma pura di suono, ovvero di vibrazione poliarmonica e per questo sono considerati come strumenti vibrazionali.
In una sola campana sono presenti ben 7 Chakra, sebbene ogni specifica campana armonica possa essere più specifica per uno o per un altro Chakra.
Dal tocco delle campane si può vedere come l'acqua posta al loro interno crei forme visive perfettamente geometriche e diverse a seconda della tipologia della campana stessa e del tocco con cui essa viene battuta (Cimatica).
Si dice che le campane tibetane risalgano a 3000 anni fa, ai tempi della Dea Shiva, ben prima del Buddhismo.
In quel periodo, in Asia, si praticava una forma di culto animistico chiamato 'Bon'. Esso era una forma di sciamanesimo che attribuiva a campane, cimbali e gong poteri di guarigione, verso le Divinità.
Si narra che le campane venissero prodotte in determinati periodi dell'anno, in corrispondenza delle fasi lunari (diapason Luna a 123 Hz e diapason Terra a 8 Hz).
Insieme a giochi di fuoco, durante la forgiatura delle campane, venivano recitati dei Mantra per conferire ad ognuna di esse uno specifico potere curativo.
Perfino oggi si dice che alcune speciali campane conservino l'energia di coloro che le hanno costruite.
Le campane tibetane (o ‘ciotole del vento’) sono strumenti originari del Tibet, Nepal e India, ma vengono prodotte anche in altri paesi come Cina, Giappone e Corea; i primi esemplari, però, sono senza dubbio stati prodotti in Tibet, nella regione Himalayana anche se la storia è ancora avvolta dal mistero.
Per questo motivo le campane tibetane provenienti dal Tibet sono quelle più ricercate sia per la loro qualità costruttiva e sonora, sia per la loro manifattura.
Già all'epoca le campane erano meta di pellegrinaggio per i Paesi Vicini.
In Occidente furono riscoperte negli anni '50, dopo l'invasione della Cina in Tibet.
Esse sono formate dalla fusione di 7 metalli che corrispondono simbolicamente ai 7 pianeti del sistema solare e, con il loro suono, armonizzano i nostri 7 Chakra.
Esse connettono macrocosmi e microcosmi.
Le campane emettono due o più note prevalenti, ed ognuna di esse produce la vibrazione dell'OM, ovvero il Suono in nuce al Mantra originale.
Le migliori campane emettono da 1 a 3 sovratoni.
E' difficile stabilire quali siano le migliori campane; a dire il vero spesso le 'campane migliori' sono quelle che, al nostro orecchio ed alla nostra anima, suonano meglio. Sono quelle campane che dopo pochi battiti vibrazionali sentiamo nostre.
A volte si dice sia meglio una campana con irregolarità battuta a mano, ove un Monaco potrebbe aver infuso la sua Energia, altri consigliano le campane dal suono certificato, così da ridurre al minimo ogni sbavatura che altererebbe il suono puro e le sue armoniche (Daniele Dodi).
Di norma possiamo dire che meno vibrazioni ed incisioni vi siano sulla campana meglio è, in quanto la loro presenza ed incisività potrebbero portare ad un degrado della vibrazione.
Anche lo spessore dovrebbe risultare equilibrato alla grandezza della campana.
Infine, un altro utile consiglio, è di suonarle insieme ad altre campane, o semplicemente ascoltarle chiudendo gli occhi, affinchè il loro suono armonico vi penetri dentro e vibri con voi, partendo dal vostro 'io' profondo e mettendovi in comunione con loro.
Dal 'picchettìo' della campana si ottiene la fondamentale; dallo 'sfregamento circolare' si ottengono i sovratoni.
Sebbene, come dicevamo, ogni campana armonica abbia in sè il tutto, a seconda della forma, dello spessore e dell'intenzione data essa si indirizzerà meglio per certi aspetti.
Per esempio, più sarà grande più questa avrà un suono grave ed un'azione sui Chakra bassi, e viceversa.
Per una particolare prerogativa fisica detta 'corrispondenza di fase', due frequenze uguali si sommano ed aumenta l'enfasi (dB). Le campane sfruttano, quindi, il principio della Bio-risonanza per riportarci al Suono primordiale da cui siamo nati,
Questa la corrispondenza, come accennavamo poco sopra, 7 metalli per 7 pianeti:
ORO - SOLE
ARGENTO - LUNA
MERCURIO - MERCURIO
RAME - VENERE
FERRO - MARTE
STAGNO - GIOVE
PIOMBO - SATURNO
I sette metalli sono quelli base, ma, per esempio, in una campana tibetana conservata al British Museum sono stati analizzati e trovati ben 12 metalli: argento, nichel, zinco, rame, cadmio, arsenico, ferro, antimonio, stagno, piombo, cobalto e bismuto.
L’esatta ricetta per ottenere la lega originale è tutt’oggi un mistero e i dibattiti sono ancora molto accesi.
Il suono emesso cambia in base a diverse caratteristiche della campana quali la proporzione con cui sono presenti i vari componenti metallici, lo spessore e la forma della campana stessa.
Essendo che il corpo umano è un insieme di vibrazioni, avremo che esso, al suonare della campana, vibrerà correttamente se il Chakra si trova in uno stato armonico; viceversa, in caso il nostro corpo vibri in maniera differente, o non vibri proprio, si capirà che quel Chakra è in sofferenza.
Per capire meglio i Chakra dobbiamo partire dicendo che la stessa energia che costituisce l’Universo è presente in ognuno di noi, entra nel nostro corpo e costituisce il nostro corpo energetico (anche detto corpo pranico, respiratore). Così come l’acqua assume vari stati (dal liquido al solido al gassoso, con movimenti ascendenti e discendenti) così l’energia si muove all’interno del nostro sistema attraverso dei canali, chiamati nadi e, concentrandosi in ruote, cerchi e vortici (i Chakra) da li si dirama orizzontalmente e verticalmente in tutto il corpo, portando dentro e portando fuori, ovvero portando vita.
Il corpo pranico è un corpo invisibile, che rappresenta le attività vitali del nostro corpo; le funzioni dei Chakra animano e curano i nostri organi. Il corpo pranico è formato da un numero infinito di canali, i nadi appunto, che secondo la tradizione yoghica sono 72mila.
Come il corpo fisico assume nutrimento dall’esterno, così il corpo energetico prende il prana dal mondo esterno, e lo strumento di cui si appropria è il respiro. Il respiro è la nostra energia basilare e vitale.
Quando il respiro porta l’energia verso l’alto questa si chiama prana, ed è quella di assorbimento come nutrimento, quando la porta verso il basso di chiamerà apana e da lei dipendono le funzioni di escrezione (feci, sperma, mestruo, parto, residui gassosi attraverso il sudore e le vie respiratorie).
Per questo è importante che prana ed apana siano in perfetto equilibrio, sempre, in quanto da essi dipende la nostra salute.
Guardiamo ora i Chakra:
I CHAKRA - HUM o LAM - PLESSO SACRALE - MULADHARA - TERRA - DO - U - ROSSO - 4 VRITTI
II CHAKRA - (S)VAM - CENTRO DELL'ADDOME - SVADHISTANA - ACQUA - RE - O CHIUSA - ARANCIONE - 6 VRITTI
III CHAKRA - RAM - PLESSO SOLARE - MANIPURA - FUOCO - MI - O APERTA - GIALLO - 10 VRITTI
IV CHAKRA - YAM - CUORE (PETTO) - ANAHATA - ARIA - FA - A - VERDE - 12 VRITTI
V CHAKRA - HAM - GOLA - VISHUDDHA - ETEREO - SOL - E APERTA - BLU - 16 VRITTI
VI CHAKRA - OM - FRONTE (3° OCCHIO) - ADJNIA - SINTESI - LA - E CHIUSA - INDACO - 2 VRITTI
VII CHAKRA - (O)M - SOMMITA' DEL CAPO (CORONA) - SAHASRARA - PENSIERO (PIANO DIVINO) - SI - I - VIOLA/BIANCO (RARAMENTE ROSA) - 100 VRITTI
I Chakra sono localizzati in corrispondenza delle ghiandole del nostro sistema endocrino e nei principali plessi del nostro sistema nervoso.
Vediamoli a modo:
I CHAKRA - MULADHARA
E' il Chakra della 'radice' (mula=radice, adhara=sostegno), il primo che incontriamo alla base della colonna.
E' sito nella parte inferiore del bacino, tra coccige e pube/vulva.
Si sviluppa nel 1° anno di vita, proprio come un bambino che deve imparare a sopravvivere.
E' l'istinto, sono i nostri bisogni primari, gli istinti animali, di sopravvivenza (la fame, la sete, l’aggressività)
Quando in disequilibrio si manifesta odio, rabbia, gelosia, avarizia, tristezza.
E' il Chakra dell'Innocenza.
Quando maturo ed in equilibrio dà senso di protezione, stabilità e sicurezza.
E' la stabilità psichica nelle diverse situazioni della vita, la nostra capacità di governare quegli istinti.
Poichè ha un solo polo, tende ad essere più grande degli altri Chakra.
Esso è legato al senso di appartenenza con il nostro albero genealogico.
Corrisponde, nel corpo fisico, al plesso sacrale, alle ghiandole surrenali, all'apparato di assimilazione ed escrezione, al retto, alle ossa, al coccige, alla parte posteriore delle gambe e delle cosce.
E' il plesso di terminazione nervosa e comanda gambe, piedi, vescica, intestino crasso, ano, sistema di riproduzione, naso, denti e gengive.
La gamba sinistra corrisponde al ramo materno, la destra a quello paterno.
La vita affluisce dalla terra, va riempita di vita e dorme addormentata in 3 spire e mezza la Dea Kundalini la quale, risvegliando l'energia kundalini, ci darà grande energia, necessaria a tutti i Chakra.
Inoltre, al I Chakra sono legate le difficoltà del lavoro, del denaro, le difficoltà dello stare coi piedi per terra, i conflitti padre/madre.
E' il Chakra con cui vengono assorbite le energie della Terra e scaricate le tensioni eccedenti.
Legato all’olfatto, il suo elemento è la terra.
II CHAKRA - SVADHISTANA
Detto anche 'Chakra splenico'.
Corrisponde alle vertebre sacrali, collocato alla radice degli organi genitali.
Corrisponde e governa reni, ghiandole surrenali, gonadi, all'apparato urogenitale, al sistema linfatico, all'intestino crasso.
E' arbitro per milza, intestino tenue, ovaie, utero, testicoli, prostata, sistema urinario.
E' il luogo della dolcezza, della tranquillità.
Rappresenta lo stadio di evoluzione in cui l’umanità cominciò ad aggregarsi.
E' il piacere, la gioia di vivere, la sessualità espressa al massimo delle sue potenzialità (con potere di creazione e di autoguarigione).
E' il Chakra anche della Creatività spontanea ed immediata.
Rappresenta il destino interiore, quello che abbiamo vissuto (intestino=destino).
Portare all’equilibrio questo Chakra significa eliminare le paure più antiche e profonde, eliminare le tensioni interiori ed aumentare la fiducia in se stessi e negli altri.
Da esso scaturiscono problemi di rabbia, di non riuscire a liberarsi del passato, di alcune persone negative, della noncuranza, della perdita di interesse.
Legato all’olfatto, il suo elemento è l’acqua.
III CHAKRA - MANIPURA
E' il Chakra del 'plesso solare'.
Corrisponde al pancreas, all'apparato digestivo, alle 'isole di Langerhans', al diaframma, allo stomaco, al fegato, alla cistifellea, alla bile, al duodeno, all'intestino tenue, al sistema nervoso simpatico, agli occhi.
Eì la successiva evoluzione dell’umanità in cui prevale la volontà di affermazione individuale.
Quando in disequilibrio significa prevaricazione e dominio sugli altri.
E' il luogo dell'aggressività, dell'energia, della crescita (immetto cibo per avere energia, per crescere).
Il suo squilibrio porta ad una volontà fiacca, all’incapacità di crearsi il proprio spazio.
Allo stesso tempo è il luogo della Pace Profonda.
E' la capacità di agire energicamente, la volontà, l'autostima e l'autonomia personale.
A volte non riesco a digerire, a mandar giù, non riesco ad accettare.
In senso spirituale, è l'essenza attiva di cui siamo stati dotati.
Legato alla vista, il suo elemento è il fuoco.
IV CHAKRA - ANAHATA
E' il Chakra del 'cuore', la zona pettorale del corpo.
Esso vuol dire 'non colpito'.
Corrisponde alle ghiandole del Timo, dell'apparato circolatorio, del cuore e delle arterie, dell'apparato immunitario, di polmoni, braccia, mani e pelle.
E’ il processo in cui l’uomo, esaurito il processo di individuazione e superato le paure ataviche, reso trasparente l’ego, trovato l’equilibrio tra maschile e femminile, si è aperto all’Amore incondizionato.
Amore come dono di sè (superata la possessività).
E' il luogo più profondo, è la sede della nostra Anima.
E’ il centro di equilibrio e di spiritualità.
In caso di disequilibrio si diventa incapaci di ricevere, ci si sente indegni di meritare e si diventa chiusi di fronte all’abbondanza.
Condiziona le nostre relazioni, la qualità di esse, le difficoltà nel relazionarsi (i 'quanto, come, se').
E' la capacità di amare emotivamente, provare cioè un sentimento che non parte tanto dalla mente, quanto dal cuore.
Occorre ricordare che, nella tradizione Yoga, amore ed ascolto sono in stretta relazione; spiritualmente parlando, hanno la stessa valenza.
Amore e Compassione.
Legato al tatto, il suo elemento è l’aria.
V CHAKRA - VISHUDDHA
O Chakra della 'gola'.
E’ il purissimo, colui che non mente.
Shuddha significa purificare ed indica il passaggio attraverso la ‘porta degli dei’.
Si trova nella metà inferiore del collo ed a livello delle clavicole.
Corrisponde alla tiroide, all'apparato respiratorio, all'apice dei polmoni, alle corde vocali, alla lingua, ai nervi facciali, alla gola, al collo, alla mandibola, ai bronchi, alle spalle, alle braccia.
E' il luogo dell'esprimersi, della comunicazione, del dire chi siamo e cosa vogliamo, del farci capire, e per mostrare, senza ricorrere alla necessità di imporle, i nostri desideri, sentimenti ed emozioni.
E' la verità, la creatività, la spiccata percezione estetica (i bravi artisti, musicisti, fotografi e servitori dell'Arte sono persone nelle quali il Vishuddha è ben sviluppato).
In senso spirituale, esso rappresenta la connessione con l'altrove, l'essere in comunicazione con dimensioni che superano l'umano.
E' il Chakra della Collettività, di Noi con l'Altro.
Legato all’udito, il suo elemento è l’etere.
VI CHAKRA - ADJNIA
Il 'terzo occhio'.
E' il 6° senso (i 5 sensi possono ingannare, vai oltre! Gatè gatè!).
Qui l’energia cosmica diviene pensiero e volontà cosciente, intuizione.
Grande Chakra che si trova al centro della fronte.
E’ il centro di comando, o centro totale di visione luminosa, collegato alle attività paranormali, sensoriali e chiaroveggenti.
E' in corrispondenza con la ghiandola pituitaria (ipofisi), che controlla l’attività endocrina e metabolica di tutto l’organismo, in relazione con il sistema nervoso centrale e periferico.
Taluni fanno ricadere anche l’epifisi in questo centro, altri lo collegano al VII Chakra.
Controlla, tra le altre cose, l’ormone della tiroide, dell’allattamento materno e genera ossitocina.
Arbitro di tempie, fronte, occhi, seni del naso, parte bassa della testa, cervelletto, sistema nervoso.
E' il sapere vedere, il guardare oltre, vedere l'energia dell'altro.
E', al contempo, la mente razionale, tattica.
E' la fiducia in se stessi.
E' il Chakra del Perdono.
Qui i sensi sono trascesi.
VII CHAKRA - SAHASRARA
La 'corona'.
E’ il loto dai mille petali, il cui centro, che si colloca alla sommità del capo (sopra il cranio), è il brahma, la grande fontana della vita.
Corrisponde alla ghiandola pineale (epifisi).
E' arbitro di cervello, sistema nervoso centrale, capelli.
Regola il ritmo del giorno e della notte (serotonina vs. melatonina), della luce e del buio.
La serotonina dà energia, felicità, diminuisce il senso di fame ed aumenta la libido sessuale (quando, ad esempio, i ritmi di vita diventano sregolari la melatonina può provocare anche stati depressivi, senso di fame chimica e diminuzione della libido.
E' la connessione tra le vite passate, presenti e future.
E' l'insegnamento primario, la cintura bianca del Judo dopo aver raggiunto la nera (Daniele Dodi).
Non bisogna avere fretta di raggiungerla, ma bisogna aspirare ad essa.
E' la capacità di pensare strategicamente, di abbracciare la situazione con il pensiero.
In senso spirituale è la comunione con il Divino.
In senso individuale è l'autorealizzazione.
E' lo Yoga, la propria realizzazione.
E’ l’energia millenaria chiamata, agli illuminati, l’energia divina che procede dall’alto verso il basso, frutto del lungo viaggio di consapevolezza.
Perfetta fusione tra anima, spirito individuale e spirito cosmico.
Come avete visto molti Chakra, per taluni aspetti, convergono e si sovrappongono, come è giusto che sia.
"Siamo autostrade dentro il nostro corpo, segnali che si incontrano da una parte e dall'altra" (agopuntura).
Inoltre, come vedete, c'è una verticalità: si parte dal basso e, durante la vita, si compie il percorso di elevazione ed illuminazione verso l'alto, per comprendere e comprenderci.
Suonare le campane, o semplicemente ascoltarle, aiuta a ritrovare se stessi e, come effetti immediati, esse curano l'insonnia, fanno rimanere più concentrati, ri-equlibrano i nostri emisferi, riducono le tensioni muscolari, migliorano la circolazione, danno un profondo rilassamento, ri-equilibrano il respiro profondo e diaframmatico, curano disturbi digestivi, ecc.
Un grosso aiuto è dato nel suonarle od ascoltarle in un ambiente tranquillo e vibrazionale, o nella Natura stessa.
Anche noi vibriamo tra gli 8 Hz ed i 12 Hz. Si dice che sotto quella soglia siamo morti. Ma quella soglia è la nostra vita, per cui enfatizziamo quelle frequenza.
Quelle frequenze sono composte da:
ONDE BETA - si è svegli (da 12 a 38 Hz, sono presenti nel nostro normale stato di veglia di coscienza). Queste onde dominano il nostro normale stato di veglia e di coscienza quando l’attenzione è rivolta verso compiti cognitivi e verso il mondo esterno. Beta è un’attività ‘veloce’, presente quando siamo vigili, attenti, impegnati nella risoluzione dei problemi, del giudizio, del processo di prendere decisioni e mentre siamo impegnati o concentrati in attività mentali. Le onde cerebrali Beta sono ulteriormente suddivise in tre fasce:
Lo-Beta (Beta1, 12-15Hz) può essere pensato come un’inattività veloce, o meditazione
Beta (Beta2, 15-22Hz) è la grande quantità di impegno o il capire attivamente qualcosa
Hi-Beta (Beta3, 22-38Hz) è un pensiero molto complesso, dovuto a nuove esperienze, un elevato livello di ansia, od eccitazione. Le continue frequenze alte non sono un buon modo per elaborazione dei dati nel cervello, in quanto richiedono una quantità enorme di energia
ONDE ALFA - in calma e meditazione (sono quelle delle campane, tra gli 8 ed i 12/13,9 Hz, che risvegliano e concentrano). Sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento. Si verificano durante i pensieri mentre si è in uno stato di tranquillità, ma non sempre in stati meditativi. Alpha è “il potere della società”, l’essere qui, nel presente. Le onde alpha sono lo stato di riposo per il cervello quindi aiutano il coordinamento mentale, la calma, la vigilanza, l’integrazione globale e l’apprendimento.
ONDE THETA - dormiveglia, sonno leggero (la loro frequenza è tra i 3 ed i 7/8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa). Tendono ad essere maggiormente prodotte durante la meditazione profonda, il sogno ad occhi aperti, durante la fase REM del sonno, quando si sogna. Esse agiscono come il nostro portale per l’apprendimento e per la memoria. I nostri sensi sono ritirati dal mondo esterno e quindi concentrati su segnali provenienti dall’interno. E‘ quello stato crepuscolare che ci porta in un sogno, ci dà intuizioni ed informazioni oltre la nostra normale consapevolezza. Rappresentano il luogo dove “conserviamo le nostre cose”, sogni, ma anche paure, storie tormentate ed incubi.
ONDE DELTA - sonno profondo (da 0,5 a 3 Hz, queste onde sono le più lente, ma anche le più forti (alte) onde cerebrali (a bassa frequenza, ma profondamente penetranti, come un ritmo di batteria). Esse sono generate durante una profonda meditazione e nel sonno profondo o senza sogni. Le onde Delta sospendono la consapevolezza esterna e sono fonte di empatia. La guarigione e rigenerazione sono stimolate in questo stato.
INFRA-GRAVI - le più basse (<0,5 Hz, note anche come potenziali corticali lenti). Si pensa siano i ritmi corticali di base che sottendono le nostre funzioni cerebrali superiori. Si sa molto poco circa queste onde cerebrali. La loro natura lenta le rende difficili da individuare e misurare accuratamente, così sono stati fatti pochi studi, anche se sembrano assumere un ruolo importante nella tempistica di risposta del cervello della funzione delle connessioni.
ONDE GAMMA - informazioni rapide cerebrali (da 38 a 42 Hz, ad alta frequenza, come un flauto). Sono le più veloci delle onde cerebrali e riguardano l’elaborazione simultanea di informazioni provenienti da diverse aree del cervello. Si passano le informazioni rapidamente, quindi la mente deve essere rilassata. Le Gamma inizialmente venivano considerate solo come un “rumore di sottofondo del cervello” fino a quando i ricercatori hanno scoperto che erano molto attive in stati di amore, altruismo, e di virtù più alte. La Gamma è la più alta delle frequenza di scarica neuronale e rimane un mistero di come vengano generate. Si dice che i ritmi Gamma modulino la percezione e la coscienza, e che una maggiore presenza di Gamma si riferisca alla coscienza espansa ed alla spiritualità.
Tornando ora alle sedute con campane tibetane, la terapia viene fatta con l'ausilio delle stesse campane che vengono posizionate su diversi punti del corpo della persona che rimane sdraiata a terra.
Una ciotola viene messa fra le gambe, una sulla pancia e volendo vicino ad altri punti del corpo, ed una vicino alla testa; da qui vengono fatte suonare dall'Operatore ed, in taluni casi, vengono anche riempite d’acqua (eccellente conduttore che ne amplifica il segnale vibratorio). Le vibrazioni generate fanno 'risuonare' e 'con-sonare' le cellule del nostro corpo, portando armonia ed equilibrio dove vi è disarmonia e disequilibrio.
Eventuali blocchi energetici nel corpo vengono sciolti dal suono stesso delle campane tibetane, spesso strumenti realizzati dalle mani di pazienti Monaci tIbetani per ben 3 mesi, durante i quali, per ogni campana, intonano Mantra sacri facendo sì che parole sacre vengano assorbite dalle ciotole.
Durante le sedute viene, spesso, eseguito un massaggio sui meridiani energetici per ripristinare l'equilibrio psico-fisico e per apportare maggiore beneficio ed energia alla persona trattata.
Con il Canto Armonico andremo, infine, ad ascoltare suoni con più frequenze, che sembrano provenire dall'aldilà, da altri mondi, creando un'atmosfera suggestiva e di grande effetto.
Articolo con rivisitazione di Daniele Dodi Divakar
Tra gli altri Autori Patrizia Martinelli, ed altri