Che cos'è il Karma?

Il Karma non è la predisposizione od il destino, ma l’IMPULSO AD AGIREin un certo momento del presente.

Per il Buddhismo, infatti, non esiste il destino. Solo in base alle azioni passate (anche in altre vite) si ottengono comportamenti positivi o negativi.

Possiamo vedere l’impulso che nasce guardando il nostro lento respiro, come in uno slow-motion.

Spesso esso nasce dall’ACCUMULO e dalla DIPENDENZA.

Si crea così la SCELTA, e l’accettazione del vero è tale se anche il suo contrario è vero, come la scienza (vedi il ‘gatto di Schrodinger’), che con coscienza deontologica cerca, ma solo se trova che è verificabile allora è vero.

La vita segue un filo e, fotogramma per fotogramma, crea un continuum, ovvero l’anima, il sé continuo nel tempo, ‘ora sono giovane, ora sono vecchio’, ecc.

Possiamo prendere in esame 3 forme di Religione:

  • Ateismo = tutto nasce dal nulla.

  • Buddhismo = non c’è un inizio, tutto è un continuo, c’è reincarnazione in più vite. Nessuno ci tira fuori dai guai, Buddha non si proclama Dio, siamo noi che pregando ci salviamo.

  • Cristianesimo = Dio esiste, esiste l’Anima, esistono un inizio ed una fine, esiste la Salvezza Eterna, esiste la Reincarnazione.

Dal Dharma nascono 3 livelli:

  • Intellettuale = le persone che si avvicinano vogliono conoscere e sapere tutto dei meandri del Buddhismo.

  • Emozionale = guarderemo le gioie e non le sofferenze.

  • Devozionale = sono devoto, ma non so perché e cosa devo fare.

Qualunque sia la nostra indole è fondamentale bilanciare, trovare equilibrio per essere in pace con noi stessi e con gli altri (l’Universo Intero).

Se approfondiamo il Buddhismo troveremo che nello stadio avanzato si pone il vero distinguo per il buddhista che è quello se credere nella rinascita oppure no.

Spesso si pratica la disciplina Mahayana credendo di poter saltare gli stadi iniziali ed intermedi del Lam-Rim.

Negli stadi iniziali troviamo gli obblighi per evitare rinascite peggiori.

Negli stati intermedi troviamo gli obblighi per evitare la rinascita ed il Samsara.

Ma se non crediamo a priori nella Rinascita?

Il Karma viene ad avere un senso se si guarda anche alle vite precedenti.

I Buddhisti, come i Santi, erano persone normali.

Il Tantra (Dzogchen) non è marketing, non è solo l’idea di rapporti sessuali lunghi ed appaganti, non è il facile sentiero verso la felicità.

Cerchiamo le scorciatoie, gli sconti, le occasioni, ma siamo certi siano validi?

Bisogna stare attenti e saper osservare.

Se continuiamo a fare una cosa senza obblighi né precetti, nella speranza che vada bene, quella cosa potrebbe sì andare benissimo, ma potrebbe anche non avverarsi mai, con il rischio di dare la colpa al Dharma.

Ecco l’importanza della Concentrazione e del Karma.

Il Karma è intimamente legato alla Meditazione, al Mantra, al Dharma, alle pratiche tantriche, alla religione Buddhista, allo Yoga.

Bisogna saper comprendere 3 aspetti di base:

  • La Rinuncia, alle apparenze ordinarie, all’appagarsi dalle cose (sono 5 tra cui non rubare, non mentire, non uccidere).

  • Bodhicitta ovvero aspirare ad ottenere l’Illuminazione. Ci immaginiamo lì. Da qui partono i Voti tantrici, per eliminare il Samsara ed il Caos.

  • Completa comprensione della Vacuità; sappiamo di non esistere in quel modo allo stato attuale, ma di avere i 'potenziali'. Pregare non è perché Dio ci aiuti, ma perché Dio ci dia la forza di benedirci per poterci noi stessi aiutare. Saremo così Illuminati.

Infine è bene chiarire che qualunque Religione ha come scopo il bene di tutta l'Umanità e di noi stessi. Questo bene, se indirizzato in queste 2 semplici direzioni, se ricordato (ed attuato), ci aprirà la strada allo Yoga ed alla Consapevolezza Suprema (Supreme Consciousness).

 

Articolo con rivisitazione di Daniele Dodi Divakar